Scuola Sci Speciale

Stagione 2018/2019

SPECIALE oltre all’insegnamento dello sci tiene in seria considerazione altri aspetti fondamentali nella formazione dei giovani. L’accurata e rigorosa selezione di maestri di sci e allenatori federali con patente italiana, che hanno saputo sviluppare un serio percorso professionale in contemporanea con attività sportive, permette  il raggiungimento di visibili miglioramenti nello sci e garantisce una atmosfera serena e sana per la formazione dei ragazzi. 

 

Il metodo Tagliabue:

Un’atmosfera serena è il presupposto necessario per rendere costruttiva l’attività di insegnamento e trasmettere come l’impegno sia fondamentale per raggiungere soddisfazioni personali.

 

Scegliamo Maestri di sci che non siano solo ottimi sciatori ma anche di esempio e educatori per i giovani in formazione. La maggior parte dei nostri maestri oltre a essere stati atleti di alto livello sono laureati o giovani imprenditori.

 

Vi raccontiamo la nostra esperienza sull’evoluzione di uno sciatore dai 3 anni all’età adulta:

 

Con i bambini molto piccoli principianti, contrariamente a quanto osserviamo in altre realtà, dove spesso i bambini principianti vengono tenuti per troppe giornate a giocare sugli sci, riteniamo che il primo obiettivo sia raggiungere entro tre/cinque giorni il controllo dello spazzaneve per riuscire a sciare autonomamente e iniziare a godere della bellezza dello scivolamento sulla neve.

 

È opportuno quindi organizzare lezioni private di un’ora singola al giorno con il maestro che scende all’indietro tenendo con una mano le punte degli sci dell’allievo e con l’altra lo abitua a allargare le code.
Un bambino di 3 o 4 anni il primo giorno farà fatica muscolarmente, il secondo giorno avrà meno fastidio a tenere le gambe aperte a spazzaneve , entro il terzo giorno si capisce se è pronto per continuare oppure se è preferibile rimandare di qualche mese l’avviamento allo sci. Non bisogna insistere se il piccolo è a disagio anche se qualche momento di sconforto può sopraggiungere in qualsiasi lezione.

 

Dopo qualche lezione, in funzione della struttura fisica del bimbo e del suo umore, inizierà a controllare lo spazzaneve dapprima sui tratti di pista più pianeggianti e successivamente anche su pendii medi.

 

Non appena un bambino controlla lo spazzaneve si divertirà molto di più stancandosi molto di meno e può iniziare a sciare in un minigruppo costituito da massimo 3 o 4 allievi inferiori ai 5 anni anche due ore a mattina. 

 

In questa fase i bambini acquistano maggiore sicurezza nello spazzaneve, maggior velocità, iniziano a fare le curve. In poco tempo può passare in un gruppo che scia anche tre ore a mattina. I maestri di questi gruppi saranno affiancati, quando necessario, a turno, da uno dei genitori o da nostri collaboratori in modo da non avere più di due bambini alla risalita in seggiovia, migliorare il controllo dell’unità del gruppo e dare una migliore assistenzanel caso di temporanee indisposizioni.

 

ll successivo passaggio tecnico è quello di portare i bambini a chiudere le code nelle diagonali per avvicinarsi gradualmente a sciare a sci uniti. 
Già in questa fase è importante insegnare loro dove spostare il peso, sempre in prevalenza sullo sci a valle mediante l’utilizzo di movimento e giochi che li aiutino in questo senso

 

Dai 6 e 7 anni i bambini che hanno voglia di imparare a sciare bene devono seguire un programma stagionale con un calendario prestabilito, un allenatore di riferimento e un gruppo di lavoro fra amici per tutta la stagione. Tale impostazione permette al maestro di lavorare con uniformità e gradualità con i giovani atleti. Il vantaggio è che si segue insieme un programma serio e continuativo, si creano legami forti tra i bambini, gli stessi si affezionano al loro maestro e viceversa. I risultati e i progressi sono evidenti.

 

Una volta che i ragazzi hanno automatizzato la tecnica corretta e uno stile apprezzabile è possibile proseguire, forti di un gruppo coeso di amici, anche negli anni dell’adolescenza.

 

Molti ragazzi si appassionano all’agonismo che presuppone sacrifici anche da parte delle famiglie le quali devono mettere i propri figli nelle condizioni di potersi togliere delle soddisfazioni nelle gare del circuito per ragazzi coetanei. È necessario impiegare 2 o 3 stagioni affinché la sciata fuori dai pali renda in egual misura e con la stessa efficacia anche all’interno di un tracciato di slalom speciale o slalom gigante. Solitamente si utilizzano i mesi primaverili, estivi e autunnali per sistemare e migliorare ancora gli automatismi dei giovani atleti per arrivare verso al fine dell’autunno a potersi dedicare allo sviluppo della velocità nei pali, dando per assodate le corrette posture e movimenti.

Così facendo all’inizio dell’inverno in gennaio si è pronti per divertirsi nelle gare. I sacrifici vengono spesso ampiamente compensate dalle soddisfazioni e i ragazzi imparano a gioire anche delle fatiche sopportate. Non sono i pochi i genitori che rimangono stupiti da come i bambini si inizino a svegliare presto alla mattina scalpitanti per andare ad allenarsi.

 

Una seconda via è avvicinare i ragazzi adolescenti al modo della montagna in senso lato, con l’aiuto della nostre Guide Alpine, portandoli a fare sci di fondo, arrampicata, sci alpinismo o fuori pista. Insegnando loro i pericoli della montagna, della neve e delle valanghe a vivendo esperienze uniche su discese vergini in compagnia dei propri amici di sempre.

 

Aiutare gli adolescenti significa per noi proporre loro un percorso serio, in cui , con il supporto dei genitori, li indirizziamo verso lo svolgimento di un’attività seria, in compagnia dei propri amici, senza trascurare lo studio ma anche sena permettere loro di scoraggiarsi o abbandonare alla prima difficoltà o alle prime pigrizie.

 

Successivamente verso la fine del liceo o l’inizio dell’università cambiano gli obiettivi, la mentalità dei ragazzi. Diventare un maestro di sci è una soddisfazione per un giovane in quanto è un lavoro divertente e ben remunerato per renderli più indipendenti economicamente negli anni dell’università.

Anche in questo caso svolgiamo corsi propedeutici per diventare maestri di sci e passare gli esami di formazione italiani o svizzeri curando la parte tecnica ma anche molto la didattica e la metodologia per diventare un bravo maestro.

 

Non sono pochi i nostri ex allievi che sono diventati maestri di sci e ci hanno aiutato come collaboratori.

 

Oggi contiamo circa 90 maestri di sci, di cui in 60 lavorano in contemporanea. Sono maestri “speciali” poiché accomunano doti tecniche e dimostrative tipiche degli ex atleti più bravi, capacità di coinvolgimento degli allievi e desiderio di rappresentare per gli stessi un esempio da seguire.

 

Pietro Tagliabue

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